Giovanni Invitto

Fra Sartre e Wojtyla

Saggi su fenomenologie ed esistenze

Informazioni
Collana: Filosofie
2008, 203 pp.
ISBN: 9788884835451
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Sinossi

Perché si avverte il bisogno di parlare ancora di fenomenologia? La fenomenologia, dopo un secolo di fasti, sembra essere messa in crisi come sapere datato. La fenomenologia dopo Husserl, però, potrebbe essere permanentemente attiva per la sua riflessione sull’esistenza, per l’ermeneutica che ne è scaturita, per la narratologia descrittiva che ne è stata la naturale e più interessante conseguenza. Quanto detto vale non solo per autori oramai classici e inseriti di diritto nella storia del pensiero del Novecento, come Sartre e Merleau-Ponty, ma vale anche per una costola significativa della nostra cultura come la filosofia femminile che si chiama anche pensiero della differenza sessuale o di genere, con H. Arendt, E. Stein, H. Conrad-Martius, S. de Beauvoir. Nel titolo di questo volume è leggibile anche il nome di Karol Wojtyla, personaggio che nella storiografia rimarrà certamente più per il ruolo avuto nella chiesa cattolica che per il suo laboratorio filosofico-fenomenologico attivo sino al 1978, anno del pontificato. Si è voluto accostare il suo nome a quello divaricante di Sartre, proprio per significare come dalla stessa matrice fenomenologica siano nati pensieri divergenti: quello del francese che ha elaborato un’ontologia del Nulla e quello del polacco che ha coniugato la fenomenologia militante con la cultura carmelitana di Teresa d’Avila e di Giovanni della Croce.

 

Giovanni Invitto è ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università del Salento. I suoi interessi scientifici riguardano soprattutto il pensiero del ‘900 europeo. Nel 1987 ha fondato il quadrimestrale di filosofia “Segni e comprensione”, che dirige. Tra le sue pubblicazioni: Le idee di Felice Balbo (Il Mulino, 1979), Sartre dal “gioco dell’essere” al lavoro ermeneutico (Angeli, II ed. 2005), Sartre. Dio: una passione inutile (Messaggero, 2001), La tessitura di Merleau-Ponty (Mimesis, 2002), L’occhio tecnologico. I filosofi e il cinema (Mimesis, 2005); Idee e schermi bianchi. Filosofia e cinema tra il mito e il falso (Mimesis nel 2007). Suoi scritti sono stati pubblicati in Francia, Belgio, Brasile, Spagna, U. S. A.