Filippo Silvestri

Il seme umanissimo della filosofia

Sul pensiero di Giuseppe Semerari

Informazioni
Collana: Filosofie
2008, 374 pp.
ISBN: 9788884835529
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Sinossi

Una ricostruzione teoretica del pensiero di Giuseppe Semerari a partire dal suo dialogo con autori e orientamenti della filosofia del passato, dalle sue “esperienze” del pensiero moderno e contemporaneo, italiano e straniero, in vista di una filosofia possibile, umanamente progettata, esposta al rischio della sconfitta e del fallimento, che si decide nella relazione con se stessi, con gli altri e con il mondo. Si tratta di una filosofia in cui ciò che viene ad essere (senza garanzie ed al rischio del non essere) non è la Verità, ma la responsabilità umana. La subordinazione della gnoseologia all’etica, conseguente alla definizione del trascendentale come insecuritas, è una delle cifre caratterizzanti la filosofia di Semerari: la ricerca della verità procede dallo sforzo dell’essere umano verso la propria responsabilizzazione, la quale assume, dunque, il carattere di elemento costituente. Questo sforzo, determinato dalla condizione dell’insecuritas, dell’indigenza, dell’essere esposto, dall’assenza di garanzie, costituisce quello che potremmo chiamare, usando un’espressione semerariana, il seme umanissimo della filosofia.

 

Giuseppe Semerari (1922-1996) dal 1954 ha insegnato nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari. Professore ordinario di Filosofia teoretica, ha fondato e diretto la rivista di critica filosofica Paradigmi. Ha curato opere di Spinoza e Schelling. Fra i suoi testi più importanti: Da Schelling a Merleau-Ponty, Cappelli, Bologna 1964; Civiltà dei mezzi, civiltà dei fini. Per un razionalismo filosofico-politico, Bertani, Verona 1979; Insecuritas. Tecniche e paradigmi della salvezza, Spirali, Milano 1982, nuova ed. 2005; La sabbia e la roccia. L’ontologia critica di Pantaleo Carabellese, Dedalo, Bari 1982; Novecento filosofico italiano. Situazioni e problemi, Guida, Napoli 1988; Filosofia. Lezioni preliminari, Guerini, Milano 1991, nuova ed. 1994; Sperimentazioni, Schena Editore, Fasano 1992.

 

Julia Ponzio, dottore di ricerca in Filosofia moderna e contemporanea, è ricercatore nella Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Bari, dove insegna Semiotica e Semiotica del testo. Ha pubblicato, tra l’altro, L’oggettività del tempo. La questione della temporalità in Husserl e Heidegger, prefazione di Aldo Masullo, Edizioni dal Sud, Bari 1999; Il presente sospeso. Alterità e appropriazione in Heidegger e Lévinas, Cacucci, Bari 2000; Il ritmo della scrittura, Schena, Fasano 2005; Politics not left to itself: recognition and forgiveness in Levinas’s philosophy, in M. Diamantides, Levinas, Law, Politics, Routledge-Cavendish, Londra 2007.

 

Filippo Silvestri, laureatosi in Filosofia morale nell'Università di Napoli "Federico II" con una tesi sul pensiero di S. Kierkegaard, è ricercatore nella Facoltà di Scienze della Fomazione dell’Università di Bari dove insegna, nel corso di Scienze della Comunicazione, Semiotica e Filosofia del linguaggio. Autore della tesi di dottorato in Teoria del Linguaggio e Scienze dei Segni (Università di Bari) Per una fenomenologia costitutiva di alcune strutture logiche del linguaggio in costante riferimento a Esperienza e Giudizio di Husserl (2003), ha pubblicato anche: Linguaggio, esperienza, predicazione, in S. Petrilli (a cura), Linguaggi, G. Laterza, Bari 2003; Note sul problema dell’interpretazione nella Prima Ricerca Logica di Husserl, in S. Petrilli (a cura), Comunicazione, interpretazione, traduzione, Mimesis, Milano 2006.