
Serena Del Bono
Foucault, pensare l'infinito
Dall'età della rappresentazione all'età del simulacro
Che ne è del segno nell’età moderna, in cui il sapere si centra attorno alla figura uomo e alla sua finitudine? Perché Foucault definisce la Letteratura come il luogo di una scelta originaria che è alla base della nostra cultura? Cos’è il simulacro? E cosa intende l’autore quando parla di trasgressione, del pensiero del di fuori e di un linguaggio che scorre all’infinito? Questo scritto cerca di dare una risposta a tali interrogativi, mostrando la continuità tematica e la complementarietà presente in alcuni testi maggiori del filosofo – Le parole e le cose, Nascita della clinica – e altri considerati dalla critica un po’ a lato della sua produzione, quali Raymond Roussel, Questo non è una pipa e i testi “letterari”.
Serena Del Bono è dottoranda in Discipline filosofiche presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Pisa.