Jean Baudrillard, o la dissimulazione del reale

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Collana: Eterotopie
2009, 160 pp.
ISBN: 9788884838483
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Sinossi

Ironico, ambiguo e difficile, eppure straordinariamente popolare tra i non addetti ai lavori: Jean Baudrillard (1929-2007) è stato forse l’ultimo grande outsider del pensiero francese del secondo Novecento. Sfuggendo ad ogni etichettatura e ad ogni ambito disciplinare, egli ha fluidificato la struttura del rispecchiamento: per lui l’immagine non è il riflesso del reale, perchè questo assume a sua volta un carattere fantasmatico, illusorio, immaginario. Il reale non è altro, per Baudrillard, che la sua simulazione, e, proprio in quanto simulato, esso si dissimula: finge di esistere. Ciò rende indecidibile, per il soggetto che guarda un oggetto o se stesso in uno specchio, l’indicazione dell’originale. L’unica cosa che resta è lo specchio medesimo nella sua funzione dissimulatoria, cioè, alla lettera, ironica: riflettente e allo stesso tempo nullificante, perchè ormai priva di referenzialità oggettiva. L’Occidente si riflette oggi in uno specchio che esso stesso ha costruito, la superficie fantasmagorico-narcisistica del virtuale e dell’economia globale, venendone letteralmente risucchiato: non sa più qual è il riflesso e quale l’originale, il reale. Ma la metafora dello specchio funziona anche per indicare l’operazione teorica compiuta da Baudrillard. Il suo pensiero è simile ad una lente in frantumi capace di catturare l’immagine segreta dell’Occidente, il suo doppio malefico. Se la specularità del virtuale dissolve la differenza tra oggetto e immagine riflessa, se i media risucchiano la realtà grazie alla sua clonazione compulsiva, Baudrillard mostra il lato insopportabile di questa dissimulazione del reale: le sue crepe, le sue rughe, la sua banale mostruosità ma anche la sua inquietante, fatale bellezza.

 

Testi di Jean Baudrillard, Alfonso Amendola, Tommaso Ariemma, Omar Calabrese, René Capovin, Fulvio Carmagnola, Mario Costa, Vincenzo Cuomo, Eleonora de Conciliis, Roberto Diodato, Paolo B. Vernaglione.

 

Eleonora de Conciliis insegna filosofia nei licei, svolge attività di ricerca presso l’Università di Salerno ed è caporedattrice della rivista di filosofia on line «Kainos». Oltre a saggi su Simmel, Canetti e Kafka, ha pubblicato i volumi La redenzione ineffettuale. Walter Benjamin e il messianismo moderno (2001), Il lusso della differenza. Ipotesi sul processo di soggettivazione (2006), Pensami, stupido! La filosofia come terapia dell’idiozia (2008). Per Mimesis ha già curato i volumi Dopo Foucault. Genealogie del postmoderno (2007) e La provincia filosofica. Saggi su Elias Canetti (2008).