Io ti voleva uguale al primo bene
Lodovico Mosconi, "ostinatamente pittore", era noto per la sua attività artistica che, fin dagli anni cinquanta, gli aveva guadagnato il riconoscimento e la stima della critica e del pubblico. Autore di una pittura prossima all’informale ma percorsa da una forte vena emozionale, Mosconi lascia sempre emergere la sua profonda attenzione poetica. A due anni dalla tragica morte questo testo vuole essere una testimonianza della sua opera, finora inedita, di narratore. Ne emerge una prosa poetica tratteggiata come un gioco cromatico che consente di comprendere nel complesso la figura di un artista e di un uomo dotato di una non comune sensibilità. Il testo è introdotto da una premessa di Emilio Tadini e da una nota biografica di Augusto Vegezzi.