Theodor Lessing

L’odio di sé ebraico

Informazioni
A cura di: Ubaldo Fadini

Collana: I cabiri
1995, 90 pp.
ISBN: 9788885889507
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Sinossi

Il libro sull’odio di sé ebraico rappresenta un capitolo essenziale della tormentata ed enigmatica storia dell’antisemitismo ebraico. Da questo testo emerge con forza la radicalità del pensiero di Theodor Lessing, la ricchezza dei suoi referenti concettuali di matrice filosofica e religiosa, che si esprime nell’analisi suggestiva della tendenza, nascosta in ogni ebreo, a concepire ogni sua disgrazia come espiazione di una colpa. In questo libro del 1930, la scrittura agile e nervosa di Lessing si avventura all’interno di una realtà spesso brutale e massimamente ambigua, affrontata con profonda e saggia inquietudine.

 

Theodor Lessing è stato uno degli esponenti più significativi della filosofia della vita, filosofo, saggista, polemista, fu uno dei protagonisti più acuti e vivaci della vita culturale tedesca del suo tempo. Recentemente la sua opera complessiva è stata riscoperta e approfondita soprattutto all’interno di un’area di pensiero critico-radicale, caratterizzata da una profonda sensibilità nei confronti della "nuova ecologia" e dell’analisi del potere.


Ubaldo Fadini insegna alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze. Tra i suoi libri: Il corpo imprevisto. Filosofia, antropologia e tecnica in Arnold Gehlen, Milano 1988 e Configurazioni antropologiche. Esperienze e metamorfosi della soggettività moderna, Napoli 1991, Deleuze plurale. Per un pensiero nomade, Bologna 1998, Principio metamorfosi. Verso un’antropologia dell’artificiale, Milano 1999.