L’immaginario drammatico di un regista e di un attore

Un intemperante viaggio di due artisti di teatro nella letteratura, alla ricerca di "sottili corrispondenze" tra il mondo della scena e la scrittura romanzata, che non è altro se non la scena del mondo. Nella apparente semplicità di composizione traspare dai due protagonisti "vagabondi" il rifiuto di vivere ripiegati su se stessi entro orizzonti limitati, per cedere al fascino dei grandi spazi e dello spirito che "; soffia dove vuole e nessuno sa di dove viene né dove va". Questa devozione si esplica da Pessoa a Kafka, da Céline a Dostoevskij, fino a Borges. Il tutto è ricostruito come una piéce all’interno di una drammatizzazione immaginaria, sorta di ritorno al luogo dove ebbe origine la cerimonia teatrale.

Alessandro Berdini (Roma 1951) regista del Teatroinaria, importante operatore e organizzatore di progetti culturali a Roma e in Regione, ha al suo attivo trentacinque regie e una serie di appuntamenti internazionali, tra cui i convegni su pessoa (insieme a Tabucchi) su Kafka (insieme a Chiarini) su Strinberg (insieme a Perrelli) e su Nietzsche (insieme a Perniola).

Luigi Rigoni (Modena 1965) attore della nuova generazione, è stato riconosciuto dalla critica come un’interessante rivelazione e, per il suo scapigliato e colto atteggiamento, come un fenomeno dell’avanguardia romana.