
Stefano Berni
Soggetti al potere
Michel Foucault, come è noto, ribalta la concezione classica del potere intesa come Stato, istituzione, ente giuridico, e propone invece un’idea di micropotere inteso come pratica discorsiva volta non soltanto ad irretire il soggetto ma anche ad addomesticarlo, controllarlo, normalizzarlo, omologarlo. Il soggetto stesso si costituisce poi, sulla base di questo sapere-potere, una vera e propria identità. A partire da ciò, è però possibile trovare delle soluzioni — interne al pensiero dello stesso Foucault — che permettano al soggetto di realizzare una critica del potere in termini di una sua eventuale autodeterminazione, recuperando anche la lezione di autori come Nietzsche, Freud, Adorno ... In tal modo, si articola una riflessione su alcuni degli interrogativi etici posti da Foucault — come resistere al potere, come modificare la nostra identità, che tipo di soggetto immaginare per il futuro? — che attendono ancora una risposta.
Stefano Berni (Firenze, 1960) insegna filosofia e italiano presso una Università americana a Firenze. È collaboratore di "Iride". "Il Ponte", "Segni e comprensione". È autore di un romanzo filosofico, L’alchimia della ragione, Loggia de’ Lanzi, Firenze, 1994, finalista del premio inedito di letteratura Palazzo al Bosco, 1993.