
Carlo Michelstaedter
Il prediletto punto d’appoggio della dialettica socratica e altri scritti
Carlo Michelstaedter
Il prediletto punto d’appoggio della dialettica socratica e altri scritti
Pensatore profondamente onesto, Michelstaedter tenta di “dare voce” a un'esperienza esistenziale in un rapporto fortissimo con la parola filosofica, così come egli riteneva di trovarla nei grandi testi presocratici, nei tragici, in Platone e in pochi altri. La stessa vita di Michelstaedter diventa materia per un’esperienza filosofica “ingenuamente” vissuta e perciò assolutamente priva di codici accademici. Ciò gli permette di raggiungere un livello problematico in cui incontra Wittgenstein, Benjamin, S. Weil, Heidegger, Lévinas.
Michelstaedter, oltre che avere un rapporto particolare con i Greci, tanto da usarne la lingua come la voce di una sorta di Heimat per sempre perduta, era di fatto bilingue e frequentava la cultura tedesca come un retroterra essenziale. La sua opera principale è una vera e propria critica sociale degna di un Benjamin, di un Simmel, dei francofortesi.
Carlo Michelstaedter, 1887-1910. Filosofo goriziano di formazione mitteleuropea, è autore del fondamentale La persuasione e la retorica, uno dei più importanti testi di filosofia del Novecento italiano. Ha smascherato il dominio degli apparati sociali che riducono l’uomo a loro strumento.