La lettura che Gilles Deleuze compie della Critica del Giudizio di Kant non è solo un importante contributo critico all’opera del filosofo tedesco, ma la sottolineatura di un metodo, quello genealogico, che libera la filosofia dai gravami della storicizzazione del pensiero, rendendola un dispositivo attivo. Tale dispositivo realizza, in tal modo, un filo rosso che da Kant giunge sino a Nietzsche e all’azione del pensiero critico contemporaneo.
Gilles Deleuze (1925-1995) è uno dei più importanti filosofi del nostro tempo. Tra le sue opere ricordiamo: Differenza e ripetizione, il Mulino, Bologna 1971; Logica del senso, Feltrinelli, Milano 1975; La piega, Einaudi, Torino 1990 e con Félix Guattari, Che cos’è la filosofia?, Torino, Einaudi 1996, Mille piani. Capitalismo e schizofrenia, Roma, Castelvecchi, 1997.