
Questo studio ricostruisce la storia politica, sociale e culturale della comunità armena in Russia, dalla conquista del Caucaso sino alla rivoluzione. Popolo di antica tradizione cristiana, gli armeni misero a frutto le possibilità di azione offerte dall’impero russo, di cui divennero una delle componenti più vitali grazie al loro dinamismo culturale ed economico, alla loro identità polivalente e “di frontiera”. Dopo secoli di inserimento nel mondo islamico e “orientale”, una parte significativa del popolo armeno poté accostarsi alla modernità occidentale attraverso la mediazione russa e consolidarsi nei territori che costituiscono oggi l’Armenia indipendente. In questo senso il rapporto con la Russia ha avuto un’importanza decisiva per gli armeni, soprattutto alla luce del tragico destino toccato a quelli dell’impero ottomano. Al tempo stesso, nell’ambito di una ricerca storica sempre più attenta alla realtà multietnica e multiculturale dell’impero russo, lo studio della comunità armena presenta un notevole interesse per la ricostruzione della politica zarista nei confronti delle minoranze nazionali, in particolare nell’area caucasica.
Aldo Ferrari, dottore di ricerca in Armenistica, è docente di Lingua Russa presso l’Università di Trieste, sede di Gorizia, e di Lingua e Letteratura Armena presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Studioso di storia e cultura russa e armena, in particolare delle loro interazioni in epoca moderna, ha curato la traduzione degli Annali del popolo armeno di Valerij Brjusov (Milano 1993) e di Dawit’ B@ek. Cronaca armena del XVIII secolo (Milano 1997).